Chi non ha mai visto il film “Prima o poi mi sposo” con Jennifer Lopez nelle vesti di una wedding planner?. Quando nel suo tailleur lilla e l’auricolare nell’orecchio coordina di nascosto e da lontano il dietro le quinte di un matrimonio. E chi non si è mai chiesto qual è il ruolo di una wedding planner?.
È credenza comune sia addetta ai fiocchetti, a sistemare fiori e fare disegnini. O almeno è quello che Instagram ci mostra. In realtà la wedding planner è tutt’altro che la creativa della situazione, anzi direi non solo. La parola inglese “planner” letteralmente significa “pianificazione”.
Da Wikipedia: ” una persona che si occupa di pianificare e amministrare il matrimonio di una coppia insieme alla coppia.” Per quello che ho potuto constatare lavorandoci è che in molti casi può essere la salvezza del matrimonio, ma in molti altri, è causa di innumerevoli problemi. Come in tutti i campi, soprattutto quelli in cui non esiste un albo o regolamentazioni, esistono gli improvvisati o abusivi.
Allestimento nelle foto a cura di Giusy D’Ambrosio
E soprattutto grazie ad Instagram in cui vige la regola dell’apparire, molti pensano che esporre qualche fotografia di eventi a volte anche di altri, gli dia la definizione di wedding planner.
Ciò si evidenzia in tante professioni.
Infatti invito sempre le coppie a diffidare da amici e parenti improvvisati.
Suggerisco di concentrarsi sulla scelta di un professionista che sappia fronteggiare gli imprevisti, risolvere i problemi, che possa offrire le migliori scelte, mettendo sempre in primo piano l’ interesse del cliente.
Allestimento nelle foto a cura di Giusy D’Ambrosio
Se riflettiamo il fotografo è la figura professionale più simile alla wedding planner. Segue gli sposi dall’inizio della loro pianificazione e li segue per un intero anno. Conosce e valuta tanti fornitori diventando spesso il punto di riferimento di molti sposi. Ma noi non siamo wedding planner!
Sappiamo però cosa voglia dire fare tanto lavoro che non è sotto gli occhi di tutti, non dimostrabile con fotografie e storie Instagram di nessun genere. Ma un lavoro di cui gli sposi possono raccontare. Basta chiedere ad una coppia che si è affidata ad una wedding planner qualificata o ad una che il giorno del suo matrimonio ha dovuto fronteggiare gli imprevisti al posto di una persona che ha pagato ma che non aveva l’esperienza e le competenze.
Allestimenti nelle foto a cura di Claire Clarke
Vi chiederete a questo punto se sono tra quelli che odiano le wedding planner. No, assolutamente no! Se può rendere più semplice e leggero il mio lavoro bene venga. Purtroppo però mi è spesso capitato di lavorare con chi si definiva tale e mi ha creato davvero tanti problemi intralciando il mio lavoro, rallentando i tempi e il cui unico scopo fosse apparire sui social a fare fiocchetti.
In quel caso mi schiero con quelli che preferiscono farne a meno.
Dimenticavo… La qualità si paga, ma per ricevere qualità ne vale sempre la pena!
5 consigli utili sul come scegliere una wedding planner?
- Verificare che la wedding planner in analisi possieda una partita iva e che richieda alla coppia di firmare un contratto per definire l’ingaggio;
- Possibilità di analizzare un portfolio di eventi realizzati negli anni, senza fermarsi al singolo scatto ma cercando di valutare un lavoro nella sua interezza e complessità;
- Ritrovarsi nello stile di una wedding planner, tenendo conto che ogni progetto deve essere studiato e realizzato in base alle richieste degli sposi e mai uguale ad altri;
- La wedding planner deve fornire tutte le informazioni sul progetto, magari presentare bozzetti, moodboard, planimetrie, piani di budget, rapporti con i fornitori ecc.;
- Scegliete la wedding planner con la quale vi sentite più a vostro agio, quella con quale scatta empatia dal primo incontro.
Enjoy!
Allestimento nelle foto a cura di Giusy D’Ambrosio. Grazie Viviana Marfè di Blin Eventi per il contributo al testo di questo articolo.