zaino per Cuba

Parola chiave: leggerezza!

Il nostro zaino per Cuba è stato fatto tenendo presente che avremmo affrontato un viaggio di 25 giorni, 4 voli, 5 spostamenti, con mezzi non proprio confortevoli. La nostra priorità? leggerezza! Per questo la decisione di utilizzare un solo zaino per Matteo e me che garantisse sicurezza alla nostra attrezzatura. Abbiamo quindi deciso di portare una macchina fotografica a testa. Matteo è partito con la sua Sony alpha9 ed io con la Sony alpha7iii.

Inizialmente avevamo pensato di portare solo uno Zeiss 35mm f/1.4 a testa, l’ottica ideale per un reportage. Ci avrebbe permesso di scattare anche in condizioni di scarsa luce senza cavalletto e senza dover alzare troppo gli ISO. E’ un ottica che adoro ma che richiede spesso un contatto ravvicinato con il soggetto, cosa che in viaggio non è sempre possibile. Per cui abbiamo optato per una seconda ottica, il Sony 24-70mm f/2.8 G-master. Non volevamo perderci scatti grandangolari o avvicinarci con lo zoom quando fisicamente non avremmo potuto. Quindi il nostro zaino contava due corpi macchina e tre ottiche.

Avevamo in programma di realizzare dei video per questo abbiamo aggiunto una Osmo Pocket. Piccolissima leggera e super efficiente. Matteo l’ha sempre tenuta legata ai passanti dei pantaloni così da averla pronta all’uso. Inoltre sapevamo che avremmo passato una settimana al mare e che sicuramente avremmo fatto snorkeling. Così il nostro amico Vito Cavone ha messo a nostra disposizione la Osmo Action, che con il suo galleggiante giallo ci ha permesso di nuotare a pelo d’acqua tra le onde e portare a casa il ricordo di una magica barriera corallina.

Sono particolarmente affezionata allo zaino che abbiamo utilizzato. Mi ha fatto compagnia durante tutti i miei lunghi viaggi in giro per il mondo e ne porta i segni. Non poteva mancare anche a Cuba. Lo trovo molto comodo perchè è diviso in due parti, separate da una cerniera. Quella inferiore è dotata di imbottitura per proteggere l’attrezzatura, quella superiore ha tanto spazio per mettere tutto ciò che ci sarebbe servito durante il viaggio. Inoltre ha 5 tasche esterne in cui ho riposto 4 batterie di riserva, due carica batterie di cui uno Sony e uno Patona e i nostri due porta schede SD. Utilizziamo schede Sandisk PRO. Ne avevamo tante e di diversa capienza, ma abbiamo utilizzato in una slot la 128GB e nell’altra o una 64GB o una 32GB. Questo zaino è molto utile soprattutto in aeroporto in quanto al momento dei controlli basta aprirlo a metà per mostrare l’attrezzatura.

Durante la giornata, abbiamo girato per le città con un piccolo ed economico zaino Quechua, in cui tenevamo lo stretto necessario, tra cui acqua, fazzoletti, la Lonley Planet, gli impermeabili Quechua e i copri scarpe in silicone antipioggia (mai usati, li terremo per qualche matrimonio sfortunato). Con la tracolla singola di Bearloga Hardness abbiamo camminato circa 15 km al giorno senza accusare il peso della macchina fotografica, senza avere le mani impegnate e senza rendere l’attrezzatura l’oggetto in bella vita che ci avrebbe classificati come turisti e spaventato molti Cubani.
Ho fatto tanti viaggi itineranti ed ho imparato a portare con me l’essenziale, ad essere leggera e pronta ad affrontare qualsiasi situazione.

SHARE
COMMENTS

Maintain the remarkable work !! Lovin’ it!

Your stuff is really interesting.

it_IT